Una seconda lista per le prossime elezioni amministrative a Pioraco. A pochissimi giorni dalla scadenza del termine ultimo per la presentazione dei sodalizi elettorali, sembra che il paese dell’acqua e della carta abbia trovato un’alternativa alla candidatura del sindaco uscente, Matteo Cicconi, e alla sua squadra.
Una manovra che sarebbe riduttivo definire sottotraccia. Fino a poche ore fa, infatti, sembrava chiaro a tutti che l’unico avversario di Cicconi sarebbe stato il famigerato “50% più 1” degli elettori. Per validare il voto ed essere eletti in caso di candidatura unica, infatti, è necessario raggiungere il quorum. Uno
scoglio importante da superare, soprattutto nei Comuni con pochi abitanti e alle prese con la ricostruzione. Molti degli elettori sono infatti stati costretti al trasloco dopo l’inagibilità delle loro abitazioni, in alcuni casi anche lontano dal proprio Comune. Non per tutti sarebbe stato semplice recarsi alle urne, e il rischio di non raggiungere la soglia di voti validi stabilita dalla legge è serio, soprattutto in un periodo contrassegnato da un generale senso di sfiducia verso la politica.
Un’eventualità che sarebbe a questo punto scongiurata. L’avversario di Cicconi è “tangibile” e sembra che dietro a questa lista – tutt’altro che una lista “civetta”, ovvero orchestrata per aggirare l’ostacolo del quorum ci sia la figura di Giovanni Miliani, già sindaco di Pioraco negli anni ’90. A far scaturire la voglia di un’alternativa potrebbero essere stati alcuni malumori espressi da una fetta della cittadinanza dopo i lavori di ammodernamento del giardino monumentale piorachese. All’epoca del cantiere, infatti, erano state mosse diverse critiche sui social e alcuni cittadini avevano storto il naso per l’abbattimento di alcuni alberi impressi nella memoria storica degli abitanti. Una nostalgia che potrebbe aver dato la spinta giusta verso la decisione di un impegno politico in prima linea.
Nella foto il lungofiume del Potenza a Pioraco

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