Caldarola
Domenica scorsa, 1° dicembre, le Parrocchie di Belforte, Caldarola e Cessapalombo hanno vissuto un momento di intensa spiritualità, partecipando al tradizionale pellegrinaggio che segna l’inizio del nuovo anno pastorale. Questo appuntamento rappresenta per la comunità non solo un momento di preghiera e raccoglimento, ma anche un’occasione per rinsaldare i legami fra i fedeli, rafforzare la fede e riscoprire le radici spirituali del territorio.
La meta scelta per quest’anno è stata la basilica minore di San Gregorio a Spoleto, un luogo intriso di storia e devozione. Questa chiesa, oltre a custodire le spoglie del co-patrono della Parrocchia di Caldarola, è strettamente legata alla comunità caldarolese, che venera San Gregorio da Spoleto fin da tempi antichi. A Caldarola, infatti, una delle chiese cittadine è a lui dedicata e conserva la memoria di una fervente devozione popolare. Fino a metà degli anni ottanta, questa chiesa, fatta edificare nei primi anni del XVII secolo dal cardinale Evangelista Pallotta, era sede parrocchiale, poi incorporata alla comunità di San Martino da Tours. Si ritiene che la costruzione dell’edificio sia avvenuta sulle rovine di una più antica chiesa, San Gregorio della Vigna, fondata dai Longobardi verso la fine dell’VIII secolo.
Tuttavia, negli ultimi decenni la devozione a San Gregorio si è affievolita, e il pellegrinaggio ha rappresentato un’opportunità per riscoprire la figura del co -patrono e il significato del suo esempio di fede e martirio.
Durante la visita alla basilica di Spoleto, i pellegrini hanno avuto modo di approfondire la conoscenza del santo, grazie anche al racconto di un’antica Passio, secondo la quale Gregorio, sacerdote spoletino, subì il martirio sotto Diocleziano. Denunciato per la sua fede e il suo fervore missionario, venne torturato e decapitato il 24 dicembre 304. Il suo corpo fu sepolto presso un ponte di pietra, vicino alle mura della città, da una pia donna di nome Abbondanza.
Nel luogo della sua sepoltura sorge oggi la basilica di San Gregorio Maggiore, che è divenuta la meta principale del nostro pellegrinaggio. Qui, ci siamo riuniti in preghiera, ispirati dal coraggio e dalla dedizione del santo, il cui martirio è celebrato in diverse date: il 24 dicembre, secondo il Martirologio Romano, ma anche il 22 dicembre a Spoleto, il 23 dicembre a Colonia e il 2 gennaio a Treviri.
Le parole di Papa Francesco, che ricordano come il martirio e l’offerta della vita incarnino il perfetto discepolo di Cristo, hanno risuonato con forza nei nostri cuori, ispirandoci la decisione di ripristinare l’an- tica tradizione di celebrare San Gregorio da Spoleto. Il ricordo è andato all’antica festa liturgica di fine gennaio, che era anche ar- ricchita da una rinomata fiera agricola che durava diversi giorni. L’ultima domenica di gennaio diventerà così un appuntamento annuale per onorare il co-patrono e approfondirne la spiritualità.
La giornata di pellegrinaggio è stata anche un’occasione per esplorare le bellezze artistiche e culturali del territorio. Al mattino, i partecipanti, accompagnati da una guida esperta, hanno visitato il centro storico di Spoleto e la splendida cattedrale, uno dei gioielli architettonici della città. Nel pomeriggio, il gruppo si è spostato a Foligno, dove ha potuto ammirare Palazzo Trinci, il museo della stampa e l’oratorio del Santissimo Crocifisso.
Questo itinerario, ricco di momenti di condivisione, preghiera e scoperta, ha regalato ai pellegrini una splendida giornata di comunione e spiritualità. Tornati a casa, i partecipanti hanno riportato nei loro cuo- ri un rinnovato senso di speranza, consapevoli dell’importanza di mantenere vivi i valori della fede e della solidarietà, sia nella dimensione personale che in quella comunitaria.