«A un anno dal diploma il 70 per cento degli studenti è occupato»

Scuola e lavoro

Un risultato confermato da anni che pone l’Itts Divini di San Severino Marche al primo posto tra gli istituti professionali della provincia per l’accesso al mondo del lavoro. Sono le risultanze di un’indagine condotta da Eduscopio, lo strumento on line redatto dalla Fondazione Agnelli che si propone di aiutare gli studenti nella scelta del percorso scolastico dopo la terza media stilando una classifica per individuare gli istituti che preparano meglio agli studi universitari o danno maggiore accesso all’occupazione dopo il conseguimento della maturità. «Si tratta di un risultato che ci rende particolarmente orgogliosi – commenta Sandro Luciani, dirigente scolastico dell’Itis Divini – scaturito da un’indagine statistica dalla quale emerge che un buon numero dei nostri studenti intervistati lavorano almeno sei mesi l’anno, almeno a tempo determinato, entro i due anni dal diploma. È questo il frutto di un importante lavoro che fac- ciamo con gli studenti e dell’attenzione che poniamo non solo alla scelta delle aziende partner per far svolgere loro i tirocini, la

famosa alternanza scuola lavoro, ma anche al loro percorso post diploma. In sostanza molti dei nostri studenti iniziano percorsi di prova all’interno delle aziende già nei mesi estivi precedenti all’anno del diploma per poi essere assunti una volta ottenuto il titolo di studio». L’istituto settempedano, tuttavia, non riesce, di fatto, a rispondere a tutta la domanda di lavoro presente nel territorio. «Purtroppo ci siamo resi conto, nel momento in cui organizziamo i saloni dell’orientamento, di non riuscire a soddisfare le richieste di un discreto numero di aziende a causa del numero non molto elevato di studenti disponibili. Al primo anno di solito abbiamo circa 120 iscritti, ma poi non tutti arrivano alla fine del percorso di studi. In quinto mediamente ne arrivano un centinaio. Di questi, molti vanno all’università mentre il 45 per cento circa sceglie di andare a lavoro dopo il diploma. Si tratta di numeri insufficienti per il la richiesta del territorio. Per ovviare a ciò attiviamo percorsi di orientamento nelle aziende a partire dal terzo anno e i tirocini negli ultimi due anni. In questo modo i datori di lavoro hanno modo di conoscere i ragazzi e, in qualche modo, è come se li prenotassero. Abbiamo verificato che a un anno dal diploma è quasi impossibile trovarne uno non occupato». Lancia quasi un grido di allarme il preside Luciani sulla scarsa for- za attrattiva degli istituti professionali nei confronti dei ragazzi e delle famiglie. «Un gran numero di studenti dopo il diploma di scuola media preferisce scegliere un percorso di studi liceali o tecnici, mentre è minima la percentuale di coloro che optano per l’istituto professionale, forse non tenendo in considerazione la possibilità che viene offerta per un veloce ingresso nel mondo del lavoro. Si tratta di un problema che dovremo cercare di risolvere a monte, te- nuto conto anche del fatto che molto spesso quando un giovane decide di cambiare corso di studi non riusciamo, a causa dei numeri previsti dall’ufficio scolastico regionale, a sdoppiare le classi e ad accogliere questi studenti». L’auspicio di Luciani è che con la ricostruzione del nuovo Itis in viale Mazzini, che dovrebbe terminare a primavera, la scuola possa esprimere al meglio tutte le proprie potenzialità. «Dovremmo avere almeno 36 aule di una certa capienza e contiamo che l’effetto della logistica migliorata possa stimolare un numero cre- scente di iscrizioni. Ora abbiamo 700 alun- ni ma contiamo di aumentare sfruttando, per così dire, il maggior appeal che la nostra scuola può esercitare. D’altro canto il Divini è l’unico istituto del genere della zona, se si esclude l’istituto tecnico e tecnologico di Recanati. Si consideri anche che ci sono alunni dei licei limitrofi che ci chiedono, al terzo anno, di passare nella nostra scuola».

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